InMostra. Restituzioni 2025: preservare l’arte, consegnarla al futuro

La Costituzione Italiana è molto chiara nell’affermare come gestire i Beni Culturali: «La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione» Questo è ciò che recita l’articolo 9 della Costituzione italiana. Tale principio fondamentale va affiancato al secondo comma del primo articolo del Codice dei Beni culturali, dove si ricorda che «La tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale concorrono a preservare la memoria della comunità nazionale e del suo territorio e a promuovere lo sviluppo della cultura», completato dall’articolo 3 dove, in materia, si ricorda che «1. La tutela consiste nell’esercizio delle funzioni e nella disciplina delle attività dirette, sulla base di un’adeguata attività conoscitiva, ad individuare i beni costituenti il patrimonio culturale ed a garantirne la protezione e la conservazione per fini di pubblica fruizione. 2. L’esercizio delle funzioni di tutela si esplica anche attraverso provvedimenti volti a conformare e regolare diritti e comportamenti inerenti al patrimonio culturale.»

È su questa scia che si pone la mostra Restituzioni 2025, curata da Giorgio Bonsanti, Carla Di Francesco e Carlo Bertelli in qualità di curatore emerito.

L’intento dell’esposizione è quello di mostrare al grande pubblico un piccolo assaggio di quello che, tutti i giorni, avviene in Italia per conservare il patrimonio culturale esposto e, talvolta, celato nei depositi museali, luoghi straordinari talvolta molto più dell’istituzione aperta alle folle di turisti e visitatori abituali.

Presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma è possibile ammirare dal 28 ottobre 2025 al 18 gennaio 2026, la XX edizione dell’iniziativa sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, prodotta e organizzata da Intesa Sanpaolo in collaborazione con Azienda Speciale Palaexpo, promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo. 

Nel percorso, sono visibili i risultati dei restauri di oltre 128 opere provenienti da tutta Italia, selezionati da Intesa Sanpaolo insieme a 51 enti di tutela (Soprintendenze, Direzioni Regionali Musei Nazionali e Musei autonomi) e appartenenti a 67 enti proprietari, tra musei pubblici e diocesani, chiese e luoghi di culto, siti archeologici.

L’esposizione è, quindi, un modo per vedere e comprendere la vastità del patrimonio – scultoreo e pittorico, archeologico e di arte contemporanea, documentario e di arti applicate di matrice sacra o di utilizzo quotidiano – e di come questa pluralità di materiale possa dar luogo a importanti e fondamentali collaborazioni, anche tra pubblico e privato.

L’intero progetto non si conclude con la mostra, ma prosegue in formato digitale grazie ad un grande portale dedicato dove è possibile approfondire la provenienza, l’analisi e l’azione di restauro condotta sui singoli pezzi, accompagnata da una imponente campagna fotografica e catalografica. L’esposizione è accompagnata anche dalla pubblicazione di un catalogo editoriale.

Non solo addetti ai lavori, ma anche appassionati e curiosi sono invitati a partecipare a questa riconsegna di tanti piccoli e grandi tasselli della nostra identità, per essere ancora più coscienti del meticoloso lavoro che ogni giorno architetti, archeologi, archivisti, storici dell’arte e restauratori portano avanti per rendere visibile e fruibile a tutti una parte dell’immensa ricchezza culturale che caratterizza il nostro Paese.

Lara Scanu

Informazioni in breve:

Restituzioni 2025. Tesori d’arte restaurati

28 ottobre 2025-18 gennaio 2026

Palazzo Esposizioni

via Nazionale 194, Roma

Biglietto d’ingresso

Intero € 12,50

Ridotto € 10,00

Ragazzi dai 7 ai 18 anni € 6,00

Biglietto open € 16,00

 

Visite guidate in lingua italiana a Restituzioni 2025, a cura di Coopculture, sabato alle 18:00, domenica e festivi alle 16:00, € 4,00

Orari

da Martedì a Giovedì, Sabato e Domenica

10:00__20:00

Venerdì

10:00__22:00

  

L’ingresso è consentito fino a un’ora prima della chiusura.

Foto: ©Alberto Novelli per Azienda Speciale Palaexpo

Lascia un commento