La città di Roma, anche per chi non riesce ad andare in vacanza fuori porta, offre molte opportunità di svago, tra le quali un considerevole numero di mostre molto interessanti.
Presso il Museo di Roma – sede di Palazzo Braschi si tiene la mostra Piranesi. La fabbrica dell’utopia dedicata all’architetto ed incisore, curata da Luigi Ficacci e Simonetta Tozzi. Sono esposte oltre 200 opere grafiche, equamente ripartite tra la Fondazione Giorgio Cini e le collezioni del Museo di Roma di Palazzo Braschi, che intendono portare in luce la complessa e variegata attività di Giovan Battista Piranesi (1720-1778), artista votato alla riscoperta dell’archeologia, che applicò la matrice vedutistica della propria formazione veneta a una immediata passione per le grandiose rovine di Roma. Il percorso fra le sue opere farà ammirare allo spettatore le grandi Vedute di Roma, dalle amplificate prospettive architettoniche, i fantasiosi Capricci, le celeberrime e suggestive visioni della serie delle Carceri, fino alle raccolte di antichità romane. Un immaginario di grande impatto emotivo sulla cultura del tempo, protrattosi fino ai giorni nostri coinvolgendo arte, letteratura, teoria e pratica architettonica, fino alla moderna cinematografia. La mostra sarà aperta fino al 15 Ottobre 2017
Per informazioni:
http://www.museodiroma.it/mostre_ed_eventi/mostre/piranesi_la_fabbrica_dell_utopia
Per gli appassionati di cinema e fotografia sarà imperdibile la mostra aperta fino al 17 Settembre 2017 presso il Palazzo delle Esposizioni dal titolo Hollywood icons: 161 ritratti, dai più grandi nomi nella storia cinematografica, iniziando con le leggende del muto come Charlie Chaplin e Mary Pickford, continuando con gli eccezionali interpreti dei primi film sonori come Marlene Dietrich, Joan Crawford, Clark Gable e Cary Grant infine per concludere con i giganti del dopoguerra come Marlon Brando, Paul Newman, Marilyn Monroe, Sophia Loren e Marcello Mastroianni. Organizzata per decadi, dagli anni Venti fino ai Sessanta, che presentano i divi principali di ciascun periodo, l’esposizione include gallerie dedicate ai fotografi degli studi di Hollywood, mostrando il processo di fabbricazione di un divo cinematografico e introducendo vita e carriera del collezionista e storico del cinema John Kobal, il quale ha estratto da archivi polverosi tutto ciò mettendolo a disposizione dell’arena pubblica e del plauso della critica.
Per informazioni:
http://www.palazzoesposizioni.it/mostra/icone-di-hollywood-fotografie-della-fondazione-john-kobal
Per gli estimatori di Caravaggio e del tema delle copie antiche dei dipinti, interessante è la mostra a cura di Giulia Silvia Ghia, presso la sede di Palazzo Barberini delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica dal titolo Caravaggio. Il doppio e la copia nel patrimonio del Fondo Edifici di Culto, dove si avrà la straordinaria opportunità di ammirare la Flagellazione, generalmente esposta presso il Museo Nazionale di Capodimonte a Napoli. La mostra a Palazzo Barberini che celebra i 30 anni del F.E.C., presenta quattro dipinti, o meglio due coppie di dipinti messi a confronto, due di certa mano caravaggesca e gli altri copie antiche che ritraggono rispettivamente San Francesco in meditazione e La Flagellazione di Cristo. Con l’ausilio dei moderni supporti informatici, ci sarà l’opportunità di confrontare le analisi effettuate sui dipinti, generalmente riservate agli addetti ai lavori, per comprenderne meglio le differenze e le analogie.
Per informazioni:
http://www.barberinicorsini.org
Ancora per pochi giorni, fino al 30 Luglio 2017, sarà possibile ammirare, presso lo spazio espositivo delle Scuderie del Quirinale, la mostra Da Caravaggio a Bernini. Capolavori del Seicento italiano nelle Collezioni Reali di Spagna. L’esposizione riflette i legami politici e le strategie culturali stabilite tra la corte spagnola e gli stati italiani nel corso del XVII secolo.
Ad arricchire le raccolte d’arte della dinastia asburgica contribuirono i frequenti doni diplomatici da parte dei governanti italiani, determinati a guadagnarsi il favore dei sovrani di Spagna che con i loro possedimenti sulla penisola italica condizionarono dalla metà del Cinquecento l’evoluzione della complessa situazione politica italiana. È questo il caso di due tra i dipinti più spettacolari in mostra, Lot e le figlie di Guercino e La conversione di Saulo di Guido Reni, donati a Filippo IV dal principe Ludovisi allo scopo di garantire la protezione spagnola sul minuscolo Stato di Piombino. Assolutamente da vedere le opere di Luca Giordano e Diego Velasquez, oltre alla Salomè del Caravaggio e all’imponente crocifisso bronzeo del Bernini.
Per informazioni:
Lara Scanu