Dopo 300 anni il famoso Polittico Griffoni è tornato a Bologna, a Palazzo Fava, dove si trova ricomposto così come Floriano Griffoni, nel XV secolo, lo aveva commissionato ai due pittori ferraresi Francesco del Cossa e Ercole de’ Roberti per la sua cappella nella Basilica di San Petronio presso la città felsinea.
La mostra evento, dove sono state riunite tutte e 16 tavole originali grazie a straordinari prestiti da istituzioni come la National Gallery di Londra, la Pinacoteca di Brera di Milano, il Louvre di Parigi, la National Gallery of Art di Washington, la Collezione Cagnola di Gazzada (Va), i Musei Vaticani, la Pinacoteca Nazionale di Ferrara, il Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam e la Collezione Vittorio Cini di Venezia, doveva inaugurare il 12 aprile, ma a causa dell’emergenza sanitaria in corso, è rimasta chiusa, sebbene completa nel suo allestimento, e l’apertura rimandata a data da destinarsi.
Nel frattempo, il museo ha iniziato a divulgare l’esposizione attraverso i canali digitali e multimediali a sua disposizione. Una comunicazione innovativa che consente di pregustare la bellezza del Polittico, quella costruita insieme allo youtuber Luis Sal, che accompagna il visitatore virtuale nel percorso espositivo.
Ma i musei bolognesi si sono contraddistinti anche per un’altra importante e nobile iniziativa: a partire dalla giornata del 12 marzo chi acquisterà on line dai rivenditori autorizzati il biglietto open per la mostra “La Riscoperta di un Capolavoro”, che avrebbe dovuto aprire al pubblico proprio giovedì 12 marzo, sosterrà anche l’Unità Operativa di Malattie Infettive del Policlinico bolognese Sant’Orsola.
La cultura fa bene, mai come in questo momento!
Per informazioni sulla mostra: https://genusbononiae.it/mostre/la-riscoperta-di-un-capolavoro/
Per informazioni sull’acquisto dei biglietti: https://www.ticketlandia.com/m/event/open-la-riscoperta-di-un-capolavoro
Lara Scanu