Negli ultimi anni del Cinquecento, l’arte dell’Italia postridentina era accomunata dalla ricerca di una poetica espressiva dai tratti fortemente connotati e dalle comprovate capacità didascaliche, che ebbero la loro massima espressione nella teoria degli affetti espressa dal vescovo bolognese Gabriele Paleotti e le cui politiche di riforma furono promosse in seno alla Curia romana e dai pastori delle Chiese di Firenze e Napoli. Il pittore fiorentino Giovanni Balducci (1560 – post 1631) fu da subito riconosciuto come un artista di cerniera tra Granducato mediceo, Stato pontificio e Viceregno. Un pittore dalla maniera piana, didascalicamente devota e felicemente narrativa, in perfetto accordo con le personalità culturali di Alessandro de’ Medici (1536-1605) e Alfonso Gesualdo (1540-1603). Finalmente inserita nel suo contesto politica e religiosa, la produzione del Balducci viene seguita da Firenze a Napoli e corredata del catalogo ragionato dell’opera grafica e pittorica dell’artista, offrendo al lettore non solo le novità storico-artistiche relative al Balducci, ma anche numerose nuove acquisizioni sul papato di Clemente VIII Aldobrandini (1592-1605).

Mauro Vincenzo Fontana
Itinera Tridentina. Giovanni Balducci, Alfonso Gesualdo e la Riforma delle arti a Napoli
Artemide, collana “Pensieri ad Arte”, 2019, 420 pp.
ISBN 9788875753207
€ 40,00