“Mastro Paragon Coppella”: storia dei Buccellati

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Mario Buccellati, in seguito alla morte del padre, a soli quattordici anni, fu costretto a lavorare per aiutare la sua famiglia. Il Buccellati fu assunto in un laboratorio orafo a Milano da dove, per motivi militari, dovette andar via. Durante la Prima Guerra Mondiale, andò a combattere, ma rimase ferito e, di conseguenza, venne congedato. Arrivato a Milano tornò a lavorare nello stesso laboratorio, dove trovò un nuovo proprietario che aveva acquisito la vecchia attività. Nel 1919 fu Mario stesso a rilevare quel laboratorio di oreficeria e da quel momento la sua attività cominciò ad ampliarsi con l’apertura a Roma, in via Condotti, di un negozio nel 1925, a cui fece seguito, nel 1929, il punto vendita di Firenze.

La sua fama artistica si espanse a livello internazionale già dal 1921, al punto tale che le sue creazioni furono esposte in una mostra a Madrid. Proprio grazie a tale evento, il Buccellati fu conosciuto e ammirato da papi, re e star del cinema, ottenendo da loro commissioni importanti.

Suo grande committente e amico fu Gabriele D’Annunzio che, indossando i suoi gioielli nelle frequenti riunioni mondane che il poeta organizzava presso il Vittoriale, divenne un ottimo ambasciatore per il Buccellati: dal D’Annunzio, l’orafo ricevette l’ appellativo di “Mastro Paragon Coppella”.

Senza titolo

Mario Buccellati, oltre ad essere il “Principe degli Orafi”, altro appellativo datogli dal poeta, si affermò anche come cesellatore, argentiere e incastonatore di pietre preziose.

La sua azienda, nella seconda metà degli anni Cinquanta, si arricchì di altri punti vendita come quelli di New York e Palm Beach.                                                                                           Dopo la morte di Mario saranno quattro dei suoi cinque figli a continuare la gestione dell’azienda, ma dopo quattro anni si dividono. Solo dopo decenni di concorrenza familiare i due rami della famiglia Buccellati si riunirono di nuovo: da questa unione nacque la Buccellati Holding Italia.

Nel 2013 il 70% del capitale della società fu acquistato dalla finanziaria Clessidra che diede all’azienda, mantenendo lo storico marchio di Buccellati, un’innovazione importante con l’introduzione di prodotti accessori come custodie per cellulari e per altri prodotti tecnologici: notissima, nel 2014, la custodia più preziosa al mondo per iPhone. Attualmente l’azienda Buccellati è controllata, per l’85%, da Gangtai Group, società cinese tra le più grandi nell’ambito di oro e gioielli.

Anche se, attualmente, solo il 15% è di proprietà della famiglia Buccellati e del fondo Clessidra, a loro è lasciata la gestione, mantenendo lo stesso vertice aziendale.

 

Lara Scanu

 

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