Animali notturni e l’arte contemporanea

Animali notturni è un film thriller psicologico e neo- noir del 2016 scritto, diretto e co-prodotto da Tom Ford. ll film è stato presentato il 2 settembre 2016 in concorso alla 73ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. È basato sul romanzo del 1993 di Austin Wright Tony & Susan.

Del cast principale fanno parte Jake Gyllenhaal, Amy Adams, Aaron Taylor-Johnson, Michael Shannon, Isla Fisher e Armie Hamme.

Susan Morrow, proprietaria di una prestigiosa galleria d’arte, riceve un manoscritto dal suo ex marito Edward da cui la separano diciannove anni e un rimosso che emerge prepotente dalle pagine del suo romanzo. Approfittando di un week-end in cui resta sola la donna si dedica alla lettura del libro, che si intitola “Animali notturni”, proprio come lei veniva definita dall’ex-marito, che la chiamava proprio “animale notturno” per non riuscire quasi mai a dormire di notte. La lettura, che si svolge come un racconto nel racconto, è un thriller violento che la coinvolge subito, e in cui non fatica a ritrovare nei protagonisti le proiezioni di sé stessa, dell’ex-marito e della famiglia che essa gli negò. Un thriller che avanza nell’orizzonte piatto del Texas e dentro una notte mai così nera e profonda.

Il film è suddiviso in 3 linee narrative:

-il presente di Susan;

– il suo passato;

– la relativa trasfigurazione all’interno del romanzo.

Il film si apre con un freak show circense con corpulente donne vestite da majorette intente a danzare senza veli e subito si passa ai loro corpi giacenti su dei piedistalli bianchi preposti per il vernisage curato da Susan Morrow in una galleria di arte contemporanea californiana.

La storia di Susan viene raccontata attraverso le opere d’arte contemporanea, nella freddezza del design degli interni che frequenta Susan, si percepisce il peso della sua scelta, fatta di immagini che sembrano artificiali del mondo di milionari, come artificiale è la felicità che la sua famiglia ha preposto per lei. Al contrario il brullo squallore della giungla texana dove si svolge la vicenda del romanzo è vero, ma anche spietato e violento.

Tom Ford in Animali Notturni riesce con raffinatezza a comporre uno straniante connubio fra brutalità e bellezza. L’atteggiamento minaccioso e senza moralità di Ray (Aaron Taylor-Johnson), per esempio, è contrapposto alla sua pericolosa sensualità.

Animali Notturni deve una parte del suo fascino ed eleganza anche al contributo di alcuni grandi nomi del mondo dell’arte contemporanea.

Troviamo Desert Fire 153, un’opera di Richard Misrach, concessa in prestito da una collezione privata. Raffigura i paesaggi desertici del Texas in cui si svolge la trama del romanzo, accentua sempre di più la differenza straziante tra il mondo finto di Susan e quello violento e ingiusto di Tony.

Mark Bradford è un artista che esporrà alla Biennale di Venezia nel 2017 per il padiglione degli Stati Uniti, un’opera creata su misura per il film appeso sul letto di Susan, che con i suoi toni blu crea un elegante dell’attrice Amy Adamas.

 

 

 

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Richard Misrach, Desert Fire 153 – Mark Bradford

Sulla parete dell’ufficio di Susan nella galleria d’arte c’è un’opera di John Currin, Nude in Convex Mirror, nelle inquadrature iniziali è difficile non notare un Ballon Dog di Jeff Koons nel cortile della casa di Susan che si riflette nell’acqua della piscina.

 

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John Currin, Nude in Conves Mirror – Jeff Koons, Ballon Dog 

Un quadro caotico di Sterling Ruby, si vede sullo sfondo del salotto della casa di Susan, sempre nella stessa location appare un’ opera di Calder: 23 Snowflakes.

Disseminati in tutto il film in diversi luoghi, come nella galleria in cui lavora Susan traviamo opere di Damian Hirst, San Sebastian, Motherwell e Schnobel, rispettivamente con Unitled Elegy e Untitled.

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Calder, 23 Snowflakes – Damian Hirst, San Sebastian

 

Infine non poteva mancare un’opera di Andy Warhol, Shadow. Animali Notturni è un film elegante sull’arte e sulla crudeltà della vita, e sulla vendetta come arte.

 

 

 

Chiara Priori

 

 

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