In mostra. Il Museo Universale

Ha aperto il 16 dicembre 2016 presso lo spazio espositivo delle Scuderie del Quirinale “Il Museo Universale. Dal sogno di Napoleone a Canova”, una mostra che segue le tracce, dell’avventuroso recupero dei capolavori italiani dalla Francia nell’età post napoleonica.

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La mostra, curata da Valter Curzi, Carolina Brook e Claudio Parisi Presicce si propone di ripercorrere il viaggio delle opere d’arte dopo la caduta di Napoleone: come noto, tra il 1796 e il 1814  molte delle più importanti opere delle collezioni italiane sono state portate durante le campagne militari francesi con l’intento di arricchire il nascente Museo del Louvre.

Con il Congresso di Vienna lo Stato Pontificio e le singole realtà locali italiane ottennero la restituzione dell’80% delle opere che rientrano a Roma nella primavera del 1816: il 2016 è dunque un importante anniversario per la storia civile e culturale europea e italiana nello specifico, che dovette provvedere, oltre al rientro delle opere migrate in Francia, anche al destino di migliaia di capolavori che in precedenza adornavano chiese e conventi, rimossi con la soppressione degli ordini religiosi, alcuni dei quali di importanza simbolica per la cultura italiana e non più rientrati.

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In quegli anni, un numero consistente di opere è stato conservato in depositi improvvisati, incentivando l’apertura di musei che ancora oggi sono tra le realtà più significative del Paese, come la Pinacoteca di Brera, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, la Pinacoteca di Bologna e l’odierna Galleria Nazionale dell’Umbria.

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Tra le opere in mostra troviamo il Ritratto di Papa Leone X con i cardinali Giulio de Medici e Luigi de Rossi di Raffaello, la Strage degli innocenti di Guido Reni, il Compianto su Cristo morto di Correggio. Sono esposti anche importantissime sculture come  la Venere capitolina e il Giove di Otricoli dai Musei Vaticani.

Il catalogo è edito da Skira.

 

Lara Scanu

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