Tra i musei più illustri del nostro paese, per importanza e varietà delle opere conservate nella sua collezione, è possibile annoverare la Pinacoteca di Brera.

Il museo si trova nell’omonimo palazzo a Milano ed è una vera e propria raccolta di capolavori dell’arte antica e moderna, iniziata nel lontano 1776 sotto l’imperatrice Maria Teresa d’Austria, alla quale si deve anche la fondazione dell’Accademia di Belle Arti di Brera e di altre importanti istituzioni ancora oggi presenti all’interno di questa sede storica e prestigiosa.
Tra i più celebri capolavori conservati nell’istituzione meneghina troviamo il Cristo morto nel sepolcro e tre dolenti di Andrea Mantegna, lo Sposalizio della Vergine di Raffaello Sanzio e la celebre Cena in Emmaus, opera di uno dei più importanti artisti lombardi di tutti i tempi, Caravaggio. Avvicinandosi ai nostri tempi, non possiamo non citare opere come il celeberrimo Bacio di Francesco Hayez.
Le collezioni del Museo non si fermano ad alcuni dei più celebri nomi della storia dell’arte italiana, ma dimostrano la loro complessa ricchezza attraverso straordinari esempi di remote civiltà, con reperti archeologici datati tra il IV millennio a.C. e il III millennio a.C., come nel caso di alcuni idoletti dalla forma antropomorfa (figura umana) dell’arte cicladica, di cui un esempio è l’Idoletto femminile del tipo “Folded arms” (2500 – 2100 a.C.) o vasi provenienti dall’antico Egitto.
Episodi della vita di Gesù e di Maria, dei santi, rimandi a eventi della storia antica e moderna, ritratti di uomini e di dei, reperti archeologici di antiche civiltà, questo e molto altro è quanto proposto dal virtual tour, che nel caso della Pinacoteca risulta molto interessante anche per le modalità scelte.
Attraverso la pagina ufficiale del Museo è possibile accedere alla sezione collezioni, dove si può scegliere di visionare una tra le centinaia di opere censite nella sezione collezione online, approfondire alcuni dei massimi capolavori conservati nella sezione I capolavori di Brera, oppure avvicinarsi quasi “fisicamente” all’opera d’arte attraverso la sezione Altissima definizione, che permette una dettagliata osservazione dell’opera e, come affermato nella stessa presentazione della sezione dedicata, si riesce ad entrare nel quadro e comprendere anche ciò che solitamente non è visibile.
Ilaria Esposito
(Si può accedere ai contenuti multimediali del museo cliccando sulle parole sottolineate.)