InQuindiciRighe…Fra le mura della modernità

In un momento in cui gli esiti della modernità ci sta insegnando il valore, positivo o negativo che sia, dell’abbattimento delle barriere comunicative, può essere interessante avere degli spunti storici su cui riflettere.

Il volume Fra le mura della modernità. Le rappresentazioni del limite dal Cinquecento a oggi, a cura di Lina Scalisi e Carlos José Hernando Sánchez, attraverso i contributi di vari autori espone come nelle prime decadi del secolo XX, quando s’infranse la geografia storica fondata dalle Annales e la nuova scienza della geopolitica stimolò l’interesse per i confini territoriali, si rinforzò l’associazione tra frontiere e mura: tema letterario per esprimere l’isolamento dell’uomo contemporaneo. Prima del tempo delle certezze geometriche, quando la misura era una sfida e il potere si fondava nelle verità trascendenti, il semplice fatto di pensare il confine era, infatti, un’affermazione di forza capace di riunire le più diverse risorse e interessi. Ciò perché il fare politica d’antico regime era uno stare sempre all’erta che richiedeva di moltiplicare le sentinelle di pietra e di carta. Un richiamo prezioso cui guarda questo volume per riflettere sulla storia del confine come asse e trappola di una modernità tanto discussa come le sue stesse frontiere.

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Lina Scalisi e Carlos Josè Hernando Sanchez (a cura di)
Fra le mura della modernità. Le rappresentazioni del limite dal Cinquecento ad oggi
Viella, 2019, 428 pp.
ISBN 9788833132587
€ 38,00
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