Come si fa a riconoscere la provenienza degli oggetti in argento? C’è l’opportunità di conoscerne anche l’autore? Questo è, talvolta, possibile attraverso i marchi e i punzoni, due elementi che gli esperti devono saper conoscere e confrontare.
Il punzone è lo strumento di metallo che imprime sui metalli preziosi il contrassegno di riconoscimento inciso sulla testata, detto marchio. In generale, i due termini diventano sinonimi, poiché indicano l’atto di controllo ufficiale esercitato da una corporazione sul lavoro artefici. Il marchio è l’elemento che garantisce la qualità del metallo e può indicare la città di provenienza, la bottega di origine, l’assaggiatore che ha effettuato la prova o l’anno d’assaggio; altri marchi permettono di riconoscere le opere di importazione e di antiquariato.
La presenza dei punzoni è fondamentale per la datazione e la provenienza dei pezzi, che risulterebbe assolutamente dubbia se effettuata solo sulla base dell’osservazione degli elementi stilistici del manufatto, che per la moda o le influenze subite dal singolo artigiano, potrebbero far cadere in inganno chi sta studiando l’oggetto. Il marchio di controllo, però, non è stato usato in tutti i Paesi con costanza e precisione: l’Italia, ad esempio, fu uno degli Stati più tardi nell’applicazione della punzonatura e in generale in tutta Europa la verifica sistematica delle produzione si diffuse a partire dal XVII secolo. Talvolta anche il marchio di bottega non pregiudica l’esecuzione dell’oggetto da parte del proprietario della stessa, ma semplicemente che il titolare è il garante della qualità del metallo lavorato, dato che questa pratica era legata all’applicazione di alcune tasse.
Al termine di questa breve spiegazione, proponiamo una serie di immagini di punzoni con relativa datazione e provenienza:
Lara Scanu