CulturaFuoriPorta. Arte e Magia. Il giardino dei tarocchi di Niki de Saint Phalle a Capalbio

Esiste un luogo immerso nella natura, tra ulivi e arbusti della macchia mediterranea, che, a due passi dal mare, ci immerge in un mondo fantastico, dove l’arte è solo un mezzo per condurre i visitatori nel mondo della magia e dell’esoterico. Si tratta del celebre giardino dei tarocchi realizzato da Niki de Saint Phalle, artista francese naturalizzata statunitense che iniziò a produrre delle interessanti opere a partire dalla sua esperienza in manicomio, esempio interessante di come le malattie della mente possano restituire significative abilità artistiche.

Negli anni Cinquanta la ex modella, oramai solo moglie e madre, si reca in Spagna, dove ha modo di vedere ed apprezzare le fantasmagoriche architetture di Antoni Gaudì, celebre per la Sagrada Familia, il Parc Güell e la Casa Batlló, solo per citare gli esempi più importanti ed apprezzati dal turismo ispanico. È il modernismo catalano, dunque, a stimolare la miccia creativa di Niki, che inizia immediatamente a pensare di costruire un giardino di sculture tutte sue.

Il tema scelto dall’artista è quello dei tarocchi, una delle più antiche ed affascinanti simbologie esoterico-magiche esistenti, e lei prosegue nel suo intento, realizzando sculture polimateriche che, negli anni Settanta la portò ad avere nuovi problemi di salute causati dall’utilizzo del poliestere. È durante un periodo di convalescenza che approfondisce la conoscenza di Marella Caracciolo, collezionista e moglie di Gianni Agnelli. Le due iniziano a lavorare al progetto di Niki e insieme ai fratelli della mecenate, Carlo e Nicola, viene allestito a completa disposizione dell’artista un loro terreno a Garvicchio, nei pressi della località toscana di Capalbio.

Le opere, come già anticipato, consentono di allestire una vera e propria foresta abitata dalle figurazioni delle 22 carte degli Arcani, realizzate in vetro, acciaio, porcellana ed altri materiali. Le sculture, armate d’acciaio e ricoperte di cemento, sono completate da un mosaico multicolor, realizzato dall’artista insieme ad alcuni collaboratori, come ad esempio, Venera Finocchiaro per le ceramiche, Jean Tinguely, scultore e secondo marito di Niki che porterà alcune delle sue macchine cinetiche in questo contesto, e Mario Botta, che viene chiamato a realizzare la recinzione e il cancello del giardino.

A sorpresa, all’interno della Sfinge è possibile anche vedere la casa che l’artista ha allestito direttamente nella sua scultura: la camera da letto e la cucina sono contenute dentro i due seni, mentre la vasca da bagno ha la forma di un drago blu e rosso.

Insomma, un meraviglioso micromondo da scoprire tra le coste e la campagna della Toscana, a due passi da Roma.

Lara Scanu

Per informazioni: https://ilgiardinodeitarocchi.it/


































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 Lara Scanu  Per informazioni: https://ilgiardinodeitarocchi.it/

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